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Come liberarsi dai debiti? con la gestione della crisi anche i privati possono esdebitarsi

  • Agosto 5, 2017

Le procedure di Gestione della Crisi da Sovraindebitamento

Non tutti sanno che esiste un procedimento di esdebitazione alternativo alla, ormai, famosa procedura di asta giudiziaria.

Sappiamo che chi subisce un’asta giudiziaria, per molti anni rimane segnato e non potrà richiedere alcun finanziamento o ricoprire alcune posizioni od esercitare professioni iscritte ad ordini professionali.

Vediamo nello specifico di cosa si tratta

Le Crisi da Sovraindebitamento riguardano i seguenti soggetti:

  • Consumatori/Famiglie
  • Imprenditori/Imprese non fallibili
  • Artigiani, Imprese agricole, Professionisti, Start-up

La Definizione di Sovraindebitamento:

  • la situazione di perdurante squilibrio tra le obbligazioni assunte e il patrimonio prontamente liquidabile per farvi fronte,
  • la definitiva incapacità del debitore di adempiere regolarmente le proprie obbligazioni.

Le procedure previste sono tre:

  • L’ACCORDO DI RISTRUTTURAZIONE
  • IL PIANO DEL CONSUMATORE
  • LA LIQUIDAZIONE DEL PATRIMONIO

Le prime due sono alternative tra loro, la terza può essere successiva ad una delle prime due soluzioni.

Esempio di un soggetto meritevole di accedere alle procedure di sovraindebitamento:

  • ha contratto debiti e ha difficoltà ad onorarli per cause impreviste: diminuzioni di stipendio, malattia, infortunio o altri eventi
  • ha contratto debiti proporzionati al proprio reddito
  • non ha una situazione critica in Banca Dati Crif e Banca d’Italia
  • non ha sottratto fraudolentemente patrimonio ai creditori

 La proposta di accordo o di piano deve:

  • Assicurare il regolare pagamento di tutti i crediti impignorabili;
  • Prevedere scadenze e modalità di pagamento dei creditori, anche se suddivisi in classi;
  • Indicare le eventuali garanzie rilasciate per l’adempimento dei debiti e le modalità per l’eventuale liquidazione dei beni;
  • Assicurare ai creditori prelatizi un pagamento in misura non inferiore a quello realizzabile dalla liquidazione dei beni su cui insiste la prelazione;
  • Prevedere il pagamento integrale, solo eventualmente dilazionato, dei tributi costituenti risorse U.E., IVA e ritenute.

GLI EFFETTI DEL DEPOSITO DELLA PROPOSTA DI PIANO:

A) La sospensione del corso degli interessi convenzionali o legali, eccettuati i creditori con prelazione. Dopo la fissazione dell’udienza per l’esame del piano (da parte del Giudice del Sovraindebitamento) il debitore può fare istanza al Giudice dell’Esecuzione affinché ordini la sospensione dei procedimenti esecutivi (mobiliari e immobiliari) pendenti.

B) La possibilita’ di SALVARE LA PRIMA CASA o di venderla a trattativa evitando lo svilimento del prezzo dell’asta

C) L’ ESDEBITAZIONE intesa come beneficio della liberazione / cancellazione dei debiti non soddisfatti / FRESH START possibilità di rincominciare.

Le figure che compongono l’Organismo di Composizione della Crisi (OCC) e quindi gestire la Crisi sono Avvocato o Commercialista formato e iscritto in apposito elenco del Ministero della Giustizia

Le FUNZIONI dell’ OCC sono:

  • Assistere il debitore nell’elaborazione del piano di ristrutturazione;
  • Assistere il debitore nella formulazione della proposta ai creditori;
  • Verificare la veridicità dei dati contenuti nella proposta di accordo e nei documenti allegati;
  • Curare le comunicazioni con i creditori;
  • Svolgere le formalità pubblicitarie;
  • Svolgere le funzioni di liquidatore, se disposto dal Giudice;
  • Intervenire con ulteriori funzioni in fase di esecuzione del piano.

La procedura è complicata?

SI, ma il debitore può addirittura ottenere di mantenere la prima casa e di mantenere una parte del reddito dell’attuale lavoro, per il sostentamento della propria famiglia.

Quali sono le differenze con il SALDO E STRALCIO e con la RINEGOZIAZIONE DEL DEBITO?

Il SALDO E STRALCIO implica la necessità, per chiudere il rapporto, di offrire una somma consistente, anche tramite il ricorso a nuovi finanziamenti, perché rapportata al debito residuo.

Per RINEGOZIAZIONE DEL DEBITO significa allungare la durata o modificare l’importo della rata e/o del capitale concesso in prestito.

Tratto dal Corso FIAIP (Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali) con relatore:

AVV. ELENA CESERANI

GESTORE DELLA CRISI DA SOVRAINDEBITAMENTO
MEDIATORE CIVILE E COMMERCIALE
AUSILIARE DEL TRIBUNALE  PER I TRASFERIMENTI IMMOBILIARI
VIA SANTO STEFANO 29 – BOLOGNA – TEL. 051 271616

Inoltre potrete sentire direttamente l’Avvocato Elena Ceserani con il nostro Massimiliano Bonini durante la trasmissione del Gruppo REagent.it condotta da Gianluca Mezzetti su PUNTO RADIO.

https://www.facebook.com/lacasaindiretta/videos/10155490508549626/

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