Rispetto al 2020 dove si è registrato un calo delle compravendite di -8,2% su scala nazionale (secondo il rapporto Dati Statistici Notarili), nel 2021 ci sono segnali di forte ripresa, basti pensare che secondo Nomisma circa 3,3 milioni di nuclei familiari è alla ricerca di casa (ricordiamo però che solo una piccola parte si sta avvicinando realmente al concretizzare l’acquisto), dato che sicuramente ogni agenzia immobiliare o professionista del settore può confermare in quanto si sta notando quanto sia più alta la domanda dell’offerta.
Questo è probabilmente dovuto a vari fattori:
chi non ha comprato nel 2020 per l’incertezza del mercato, data dal Coronavirus, lo sta facendo ora;
agevolazioni fiscali tra bonus per le ristrutturazioni e ora il decreto “Sostegni bis” per i giovani che comprano la prima casa sono un forte incentivo;
i tassi dei mutui che nonostante siano in leggero aumento restano comunque molto bassi.
Ovviamente sono cambiate anche le esigenze abitative, infatti ora tra le priorità della maggior parte degli acquirenti c’è quella di avere uno spazio esterno e metrature più ampie; questo cambiamento ha giovato in particolar modo ai paesi di provincia che, come dimostrano i dati, hanno subito meno il calo di compravendite e prezzi.
Situazione Bologna e Provincia
Come si può notare dalla tabella sotto e dal relativo grafico anche il mercato di Bologna è caratterizzato dal divario tra provincia e capoluogo, infatti il capoluogo rispetto al 2019 nel 2020, ha registrato un calo delle transazioni (-15,1%), mentre nella provincia il calo è stato inferiore (-9,2%), con soltanto la parte MONTANA che ha registrato un aumento del 8,3%.
Per quanto riguarda le quotazioni, i prezzi dall’anno 2019 al 2020 sono rimasti più o meno stabili dal 2017 dopo aver subito un sensibile calo dal 2007-2012 ad oggi come si può notare nel grafico sotto.
Per quanto riguarda il 2021 ci sono segnali al momento di ripresa nel Numero delle Transazioni Normalizzate (NTN – Indicatore della dinamica di mercato; rappresenta cioè il numero di transazioni, normalizzate rispetto alla quota di proprietà compravenduta, avvenute in un determinato periodo di tempo; è un dato estratto dalla Banca Dati degli Uffici di Pubblicità Immobiliare), infatti, basti guardare i dati dell’OMI (tabella sotto) sul numero delle vendite dove possiamo notare che nel primo trimestre 2021 si è avuto un aumento significativo rispetto al primo trimestre 2020/2019.
In un mercato non influenzato da fattori eccezionali, non previsti, nè prevedibili, il rapporto fra numero delle vendite e i prezzi segue uno schema ciclico costante (vedi il grafico/tabella sotto) che si sviluppa nell’arco di anni, i cosiddetti cicli immobiliari.
L’attuale ripresa delle vendite che potrebbe preannunciare anche una risalita dei prezzi sempre nei prossimi anni, ad oggi necessita di conferme e consolidamento dei dati positivi. Dobbiamo effettivamente comprendere se questa ripresa del I° trimestre 2021 non sia una momentanea risalita dovuta ai motivi detti in precedenza, quanto una reale ripresa del mercato immobiliare congiuntamente a quella dell’economia italiana,
cosa che potrà essere confermata solo da una analisi dei dati futuri.
Concludendo si può dire che la situazione per il mondo immobiliare sia al momento migliorata, ma forse è ancora troppo presto per esserne certi, infatti è opportuno chiedersi: cosa succederà quando sbloccheranno i licenziamenti e finiranno tutte le agevolazioni fiscali attualmente in vigore?
*Fonte dati:
Agenzia delle Entrate – Dati OMI Osservatorio del mercato Immobiliare OMI (https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/web/guest/schede/fabbricatiterreni/omi/pubblicazioni/statistiche-regionali)